Museo Diffuso del Fiume e Conca del Bertazzolo

Conca realizzata nei primi anni del '600 dall'ingegnere Gabriele Bertazzolo

I manufatti associati all’Antica Conca di Governolo sono rappresentati dalla ex Casa dei Concari e dagli ex magazzini idrici, collocati nelle immediate vicinanze della stessa. È stato così introdotto il Museo Diffuso del Fiume, primo centro di documentazione dell’Ecomuseo, che racconta la storia della conca. Il borgo di Governolo sorge in un punto nevralgico della navigazione lungo il fiume Mincio, che in origine passava nel centro del paese. La prima chiusa venne probabilmente realizzata a Governolo nel 1190 dall’ingegnere Alberto Pitentino con l’intento di regolare il livello dell’acqua del fiume, evitare l’ingresso delle acque del Po in piena e rendere più sicura la non lontana città di Mantova.

Il sostegno era costituito da un’unica bocca poi raddoppiata nel 1394 dal duca Francesco Gonzaga. L’assetto attuale della conca è del secolo XVII, quando Gabriele Bertazzolo affiancò alla chiusa una conca di navigazione attrezzata con una serie di paratie atte a consentire, alle imbarcazioni mercantili, il superamento del dislivello d’acqua. Le strutture del Bertazzolo furono in parte sostituite nel 1886 quando lo Stato italiano costruì la nuova chiusa a due bocche. Nel 1925 il corso del fiume viene modificato e si realizza la nuova conca di navigazione. L’originario letto del Mincio, al centro del paese, è interrato nel 1983 quando si devia il corso del Mincio nell’attuale alveo, si costruisce la nuova chiusa e si realizza la Biconca San Leone Magno. 

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